lunedì 25 maggio 2015

Grandi speranze

La crisi economica sembra continuare, ma in realtà è finita.
Quello che stiamo vivendo è proprio la fine di questa crisi.
Rimangono ancora alcuni angoletti dove la scopa della crisi non è ancora passata, ma la grande pulizia è avvenuta.
L' economia è stata consegnata nelle mani di chi la voleva.
Le multinazionali hanno preso il controllo degli Stati, ma questo è accaduto già da un po, e ora, grazie alla crisi stanno prendendo e consolidando il potere anche sulla vita degli uomini.
L' Italia, il grande Paese delle partite iva e del capitalismo familiare, è stata messa all' angolo.
L' ultimo baluardo dell' economia familiare italiana è stata abbattuto ormai da 4 anni e i suoi sostituti hanno portato l' economia italiana nella giusta direzione.
Nel frattempo in Grecia, si preannuncia un nuovo default, vedremo se in questo caso i costosi CDS lavoreranno o saranno "scansafatiche" come il popolo il cui debito garantiscono.
Delineato brevemente il quadro in cui inserisco questo post, torno al titolo, GRANDI SPERANZE.
Mi si chiederà dove sono queste grandi speranze?

Ma nessuna risposta è più semplice, le grandi speranze sono in alto, e se cominciassimo tutti a guardare in alto, forse potrebbero diventare qualcosa d' altro rispetto a sole speranze.

Il sistema capitalistico globale, è ormai defunto.

Ma come, lo dici ora che ha tutto questo potere, ora che controlla Stati, monete, vita e morte degli individui?
E certo che lo dico ora, e il perché è semplice. Un sistema vivo si rigenera da solo, non ha bisogno di immettere tutta l' energia che sta immettendo ora per continuare a vivere.
Un buon sistema lavora e riproduce da se stesso gli elementi che lo tengono in vita, non ha bisogno di ricorrere costantemente a forze ed energie esterne. Il sistema attuale, invece, immette continuamente energia esterna, guerra, QE, riforme di Stato, come una vecchia macchina che avevo, che negli ultimi suoi giorni, mi obbligava continuamente a rimboccare l' acqua, l' olio, a fare benzina, poi dopo è finita, l' ho sostituita.

Ma quello che più mi da speranze, è la disoccupazione o l' inoccupazione.
Le cifre astronomiche di disoccupazione e inoccupazione ci palesano che sempre più persone sono fuori dal sistema, o meglio fanno da sparring  partners al sistema. Questi signori disoccupati o inoccupati sono quelli che il sistema ha cacciato e sono sempre di più. E' a questi che affido le grandi speranze.
Quando tante persone vengono espulse dal sistema, per un po, forse, rimarranno lì a guardare chi gli è passato davanti, per un po cercano di risalire in barca, anche a costo di far scendere gli altri e di prendersi il posto peggiore, ma poi ...

Poi?

Poi ci sono due possibilità. 
O il sistema gli trova un posticino ed è scomodo, molto scomodo, che so per esempio li mette a fare multe a chi ritarda il pagamento del parcometro, oppure gli assume a Equitalia, a strozzare sempre più gente.
Oppure tutta questa gente comincia ad alzare la testa, a guardare in alto, a guardare il Cielo.

Allora oggi, è questo che chi è stato espulso dal sistema deve chiedersi, vendersi a questo sistema o costruirne un altro.

Abbassare lo sguardo e offrire le proprie mani ad un sistema che esclude, oppure alzare lo sguardo e creare un altro sistema che includa.

Si, io ho grandi speranze, perchè dopo il tramonto c'è sempre la luna e dopo la luna c'è l' alba e un giorno nuovo. 

Se posso, alla fine di questo breve post, vorrei proporre un consiglio, non vale la pena corrompere la propria anima accettando le miserie che ci vengono offerte, vale forse di più la pena aspettare e rimanere saldi in attesa che la burrasca passi e torni di nuovo la bonaccia.

Le grandi speranze sono così riposte in chi non ne ha.
Se chi non ha speranze riesce a credere che ce ne sono di grandi, se chi è espulso crede che in se stesso e nel futuro dell' Uomo c'è la più grande speranza possibile, solo se chi è espulso sarà contento di esserlo, solo in questo caso le mie grandi speranze possono diventare realtà.





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