venerdì 1 aprile 2016

Antropologia del Taylorismo

Il Taylorismo è uno dei pilastri della struttura sociale moderna.
La divisione del lavoro in parti specialistiche al fine di ottenere una maggiore efficienza è stato il fondamento dell' industrializzazione del xx secolo e, questo voglio provare a dire, è stato il cavallo di Troia del comunismo.
Ciò che il Taylorismo ha inserito nella struttura produttiva è il frazionamento della produzione e la conseguente alienazione del produttore dal prodotto. Su questo punto si è scritto molto, ma per mia ignoranza, non ho mai letto la versione opposta, ossia l' alienazione del prodotto dal produttore.
Con il Taylorismo nessuno è più in grado di realizzare qualcosa, il prodotto si aliena dal singolo e diventa comune, un prodotto fatto in comune.
Da allora, progressivamente, non è esistito nessun prodotto se non quello fatto da un organizzazione.
Il Taylorismo, alienando il prodotto dall' uomo, lo ha reso come frutto di qualcosa più grande dell' uomo stesso, dopo questo periodo ogni prodotto realizzato ha avuto bisogno di altro oltre che l' artigiano e i mezzi di lavoro. Tante altre cose sono entrate nel processo produttivo. Procedure operative, sistemi logistici per la produzione stessa, controllo della qualità del prodotto, gerarchia organizzativa, burocrazia etc... Il Taylorismo in un primo momento ha cancellato l' artigiano, successivamente ha creato le strutture necessarie per vivere, e infine ha creato il bisogno stesso di quanto produceva. Non dimentichiamo che fu Taylor a dire che i suoi operai dovevano avere un aumento per potersi comprare quello che producevano.
Con quest' ultima mossa il sistema era completo, era autopoietico.
Tutto il lavoro degli uomini, non era più per gli altri uomini, ma per l' organizzazione: l' organizzazione del lavoro, il controllo del lavoro, la logistica dei semilavorati, le infrastrutture per il lavoro e infine il lavoratore che diventa consumatore. Il sistema era in grado di mantenersi in vita da solo, ma il suo scopo non è più il prodotto, ma bensì la sua sopravvivenza.




Progresso e debiti

Nel vecchio post shutdown, mi chiedevo perchè i Paesi più sviluppati fossero anche i più indebitati.
A distanza di tempo sono in grado di darmi una risposta con una lente che finora non ero riuscito a mettere a fuoco.

I Paesi più sviluppati sono i più indebitati a causa del "progresso".

Il ragionamento semplice, spiccio, riduttivo è il seguente.

Il progresso continuo non permette di ammortare gli investimenti, creando quindi sempre debiti.
Il continuo progresso in sostanza è così veloce che la tecnologia precedente, non è ancora arrivata a ripagarsi che è già obsoleta.

Ma questo, ripeto è solo l' esempio più stupido.