venerdì 31 gennaio 2014

Globalizzazione e protezionismo

C'è una riflessione che negli ultimi giorni mi frulla in testa, "ma perchè i beni prodotti all' estero, godono dei stessi servizi dei beni prodotti in Italia?"

Il concetto è molto semplice, le imprese che producono sul territorio italiano, pagano le tasse sia sugli operai, sia sui profitti che realizzano. Queste tasse servono per pagare ad esempio la polizia e i giudici, che garantiscono la proprietà di quei beni e quindi i pagamenti da parte dei clienti ad esempio, oppure evitano che, mentre le merci viaggiano, possano essere rubate. Queste stesse tasse servono per pagare la costruzione di strade, ferrovie e aeroporti, avere una rete capillare ed efficiente di snodi logistici permette a chi vende di poter abbassare i costi dei trasporti. Per assurdo, queste stesse tasse, servono per pagare le pensioni o gli ospedali, che permettono di mantenere in vita persone che comprano beni e servizi.
Tutti i servizi sopra elencati sono solo una parte di ciò che viene offerto a chi vende in Italia, però sono pagati solo da chi produce in Italia.
Un altro esempio facile facile, i Marò stavano su quella nave, perchè nei mari in cui viaggiavano la sicurezza non è garantita, però nessuna nave indiana ha bisogno di scorte armate per girare sul mediterraneo.
La sostanza è questa, le imprese italiane pagano i servizi 3 volte, li pagano per loro, per chi vende (e gli fa concorrenza), e li pagano per loro quando vanno all' estero.

Se il discorso può ispirare il lettore a pensare al protezionismo, il discorso seguente invece si riferirà a quello che potrebbe essere definito un furto ai danni dei paesi più ricchi a vantaggio di quelli più poveri.

La globalizzazione, ossia l' apertura dei mercati mondiali, l' abbattimento dei dazi etc... ha comportato un furto a tutti i paesi che per secoli hanno lavorato sulle proprie infrastrutture sia materiali che immateriali.
Quando la Cina vende in Italia, usa le nostre infrastrutture a gratis (o quasi) e anche quando l' Italia vende in Cina usa le infrastrutture cinesi a gratis (o quasi), il problema è che le infrastrutture italiane sono costate e costano tanto perchè sono tante, quelle cinesi invece sono molto di meno. In sostanza abbiamo messo in comune con altri le nostre infrastrutture, solo che noi ne abbiamo x, gli altri molto meno.
Attenzione lo stesso discorso vale anche per altri paesi, Francia, Spagna, Usa etc...

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